Antimedale – Stelle Cadenti

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Con Pat ci conosciamo da tanto tempo, ci sentiamo di tanto in tanto, ci siamo riviste recentemente in palestra. Visto che siamo entrambe libere ci mettiamo d’accordo per scalare insieme, l’idea è di andare al Lariosauro. Poi mi scrive un sms, mi chiede se non preferisco andare in Antimedale, le avevo detto tempo fa che c’era una via che volevo fare…. beh non ci mette molto a convincermi! Per quella via non mi sento pronta, ma ho voglia di salire Stelle Cadenti, e allora stelle sarà!

Ancora addormentata sbaglio subito l’ingresso in tangenziale e mi trovo a vagare tra le rotonde di Segrate… ma come si fa!? arrivo comunque puntuale all’appuntamento, arriviamo a Lecco giusto in tempo per l’apertura scuole con conseguente intoppo nel tunnel “Lecco ultima uscita”, arriviamo a Rancio, la macchina sale sbuffando la ripida stradina verso la sbarra quando ci si para davanti un gregge di capre… ultimo strappo e arriviamo alla sbarra dove si parcheggia. Il pastore delle capre mi da l’ok mentre controllo di aver sistemato la macchina abbastanza di lato.
CI siamo, le due prodi alpiniste sono almeno arrivate a parcheggiare la macchina. Ci prepariamo e partiamo, stile leggero… ops, forse troppo leggero! “Pat… ma la corda?” ah già! ops, pensavamo di salire in free solo. Corda in spalla, ok c’è tutto.

Arriviamo alla base della parete pregustando una bella sclata senza nessuno intorno. Sbagliato. Puntiamo all’attacco della Istruttori (di cui seguiremo il primo tiro) e due ragazzi si stanno preparando per partire. Uno mi saluta, è amico di un mio collega e ci siamo anche visti una sera in palestra a Brugherio. Che caso… inizia a sfottere il mio collega perchè ieri ha tirato il bidone scalatorio sia a lui che a me. Visto che noi siamo pronte e loro no ci lasciano partire.
E’ da tantissimo tempo che non tocco la roccia bianca del Medale… sempre bella e sempre da me tenuta per l’arrampicata tecnica ed esigente. Il primo facile tiro è ottimo per scaldarsi.
Secondo tiro, all’inizio un po’ bagnato ma fortunatamente non lungo la linea di salita. Terzo tiro, ora si inizia a fare sul serio. La Pat mi incoraggia, vado. Arrivo fino all’albero, lo rinvio e inizia la placca tecnica. Ci metto un po’ a trovare le prese nascoste, oggi ho gran fiducia nei piedi e loro fanno il loro dovere. I polpacci si lamentano perchè le mani non trovano subito modo di alleviare loro tutto il peso del mio corpo. Contenta arrivo in sosta: salito a vista!
La Pat mi annuncia “eh adesso vedrai come mungo!” la vedo salire tranquilla e pacifica, divertita. Scala bene Pat, altro che!! Dietro di lei il primo dell’altra cordata, che scala come se conoscesse la via a memoria.
Ora il famoso tiro del tetto, dopo un’altra placca. rinvio il primo fittone sotto il tetto, la Pat mi incita e mi dice “la relazione diceva che è ben ammanigliato!” le rispondo “col cazzo”. In realtà sono solo girata al contrario, stringo i denti ma mi tocca fare resting. Mi rimetto giusta, riparto. Bellissimo diedro, effettivamente è faticoso ma ammanigliato. Avanti qualche metro lungo il diedro strapiombante. Ho i piedi ben sistemati sui lati del diedro e in mano una fessurina a livello delle anche. Alzo la mano per rinviare. Manca il solito dannato centimetro!!! che nervoso. Riprovo, cerco di guadagnare qualcosa, niente, devo azzardare un passo in bilico. Prima di farlo devo riposarmi un attimo, piazzo un friend per riposarmi se non appesa almeno protetta. Faccio il passo e “clac”, finalmente sto rinvio va dentro.
Altro passo strapiombante, anche qui non arrivo al fittone ma stavolta lo frego, passo di decisione, rinvio dopo il passo. AL termine di questo bel tiro il premio è una sosta scomodissima appesa.
Anche la Pat fatica all’inizio del tetto e si deve rigirare, poi sale senza problemi. Ultimo tiro, le lascio volentieri la sosta scomoda. Bellissimo attraversamento sotto un tetto, ultimo strapiombino e arrivo alla sosta. Arriviamo poi all’albero di uscita della Istruttori, dove è comodo slegarsi e prepararsi per scendere. Troviamo un paio di scarpette bagnate, decidiamo di portarle giù e cercare sul forum il proprietario. Quanto puzzano….
Rapida discesa, mentre i ragazzi che erano dietro di noi, che poi non abbiamo più visto sugli ultimi due tiri, scenderanno in doppia. Li vedremo a metà parete mentre all’ombra di un albero nei pressi dell’attacco ci rifocilliamo. Io ho tempi un po’ stretti, avrei salito anche Frecce perdute ma era bagnato il primo tiro…. per oggi basta così, siamo state veloci ma tempo per altro non ne ho.
Non può mancare una birretta al Vespa, e via.
Grazie Pat per questa bella mattinata, che sia la prima di tante altre giornate di roccia insieme!