Canalino Albertini (Grignetta relax)

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Io e Giacco siamo d’accordo con amici di passare la giornata a scalare in Grignetta, dopo la lunghissima giornata di ieri. Del resto il tempo è così bello che non c’è motivo per starsene a casa! E allora mettiamo insieme le poche forze rimaste, e uniamo i due indipendenti appuntamenti.
Io sono d’accordo con Francesca, Giacco con Dario. Ritrovo al Coccinella vergognosamente tardi, ci dirigiamo ai Resinelli ma ci fermiamo per una seconda colazione e ci mettiamo in moto con tutta calma attorno alle 9:30….
Questa sarà una giornata in stile scampagnata da godere dall’inizio alla fine, sazi ancora delle emozioni di ieri, mentalmente svuotati, fisicamente cotti, ma straordinariamente felici.
Scegliamo una via facile ma davvero bella, una delle più lunge sul Primo Magnaghi, il Canalino Albertini. E’ l’ultima delle facili che mi resta da salire qui. In sostanza una giornata divertente, senza tensioni e senza fretta.

Peccato per la musica revival (vabbè Deep Purple in primis) proveniente dal rifugio Porta dove era in corso chissà che festa. Ma anche questa ci riporta a ieri, quando sulla macchina di Luigi, insieme ai racconti vintage si ascoltava musica vintage.

Saliamo l’Albertini con la giusta calma, soprattutto Dario che è un po’ fuori allenamento. Io vengo fornita da Francesca di doping (una tavoletta che sembra magnesite cementata che è un misto di zuccheri e sali), e mi rimetto in sesto. Arriviamo in vetta al Torrione, dove nessuon degli altri tre ha la più pallida idea di come si faccia a scendere. Li prendo in giro perchè io sono l’unica forestiera del gruppo e conosco il gruppo più di loro!
Ci caliamo, e scendiamo nel sole del pomeriggio lungo la cresta Sinigaglia, bella, lunga ma rilassante. Tra chiacchere e risate ci si perde via, e arriviamo al Forno con una luce dorata di quelle che ti verrebbe voglia di non andare più via.

Invece il week end, questo incredibile week end, è purtroppo agli sgoccioli.