Kalymnos 12-19 giugno

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Le cose che accadono per caso o per coincidenza, quelle che non ti aspetti, spesso sono quelle che ti regalano esperienze ricche, piene, che sai che non dimenticherai.
‏Volevo da tanto tempo tornare a Kalymnos ma non ci ero mai riuscita, per un motivo o l’altro gli anni passavano e non mi capitava ma l’occasione.

‏Succede che persone che si conoscono in palestra ma che non sono il gruppo che abitualmente frequenti ti invitano a Kalymnos, ma rifiuti perché non puoi prendere ferie a giugno. Succede che la situazione cambia e hai proprio quella settimana libera…. E allora ti ritrovi con un biglietto aereo per Kos e catapultata nel gruppo whatsapp per l’organizzazione della vacanza. Chi prende le corde, quanti rinvii, come sistemarsi nelle stanze.
‏Arriva il giorno della partenza e sotto un caldo torrido inizia il viaggio, e mentre l’aereo decolla, dal profondo viene a galla un solo pensiero: portami in vacanza. La prima cena greca, la prima Mythos, perché a Kalymnos si beve quella, anche se ci sono birre migliori. Ma questa sa di vacanza, di post arrampicata, di sole.

‏Il gruppo così compatta mano a mano, e mano a mano lo stress quotidiano se ne va lasciando spazio al godere dei singoli momenti che capita di vivrere. Giorno dopo giorno guardi sempre più raramente l’orologio e diventa importante solo andarsene dalla parete quando il sole arriva e fiondarsi in spiaggia. Per poi tornare a fare due tiri di fine giornata dopo essersi rinfrescati in acqua…

‏Si scala si fa il bagno ci si abbronza si passeggia nell‪’‬unica via del paese e così si ritrovano le persone incontrate a scalare durante il giorno. Si va a dormire cotti e stanchi, il giorno dopo si ricomincia scegliendo un altra falesia e un altra spiaggia.
‏Ci si mette a ridere quando dopo la mattinata, prendendo il sole si argomenta seriamente su quanto tempo restare li e fare un bagno prima di scalare nuovamente…. Eh si, che pensieri… so’ problemi!

‏Kalymnos è andare in giro in motorino senza casco tra le capre che arrivano sulla strada, e fare la discesa a tornanti con il motore spento e ascoltare il rumore dell aria, e andare in spiaggia portandosi appresso la roba per scalare e avere costume e asciugamano nello zaino accanto ai rinvii. E se dimentichi il costume fai il bagno con pantaloncini e top da arrampicata. E consumarsi la pelle su questa roccia tagliente dove i piedi stanno esattamente dove vuoi, e incunearsi nelle stalattiti o nei buchi per riposare a 20 metri da terra.
‏Kalymnos è andare nei minimarket la sera alle 10 per comprare il cibo per il giorno dopo e scambiare sempre qualche parola con i negozianti che sono gentili e ospitali, oppure metterci mezz’ora ad ordinare al ristorante perché la figlia di Panos si ferma a chiacchierare e ti chiede della giornata.

‏Kalymnos sono amicizie che si cementano, sono i colori dei tramonti su Telendos, il cielo sempre azzurro e il mare colorato. E scalare sempre a vista perché sarebbe un peccato perdere tempo a lavorare i tiri. O va o non va, al massimo puoi fare un secondo giro. E alternare tiri a canne a placca, perché non è vero che i tiri verticali sono brutti.
‏Kalymnos è l’odore di origano che senti in giro, la feta che mangi sempre, anche in falesia, le colazioni sul terrazzino dello studio vista mare, i colori dei fiori, la sera sulla spiaggia. Kalymnos è scoprire che eri venuto per scalare e hai scalato ma fatto anche altro, hai aperto i polmoni, hai respirato l’aria azzurra e detto “che bello” almeno 5 volte al giorno.
‏Kalymnos è non cercare la prestazione e vederla arrivare l’ultimo giorno per caso e scoprire che lo volevi tantissimo e te ne accorgi quando stai per cadere ma rimani su, allora lo vuoi con tutta te stessa e scopri che la volontà e tutto e vivi la magia di questa cosa in una dimensione altra. Vuoi solo chiudere il tiro, lo vuoi così tanto che alzi i piedi tenendo due prese inesistenti e riesci a rinviare. E le non molli più fino in catena e hai fatto così il tuo primo 7a+ a vista. A vista facilitato con i rinvii su, per cui ringrazi e ti complimenti con la ragazza che l’ha fatto mettendoli, e leggi nei suoi occhi la tua stessa soddisfazione, e i ragazzi presenti si ti abbracciano contenti dopo aver fatto il tifo ad entrambe. Riprendi il battello da telendos e ti guardi intorno pensando che ti ci voleva, che vai a casa con una ciliegina in più sulla torta.

‏Questo è tutto quello che si può raccontare di questa bellissima settimana.
‏Il resto andatevelo a prendere voi…

Una risposta a “Kalymnos 12-19 giugno”

  1. brava Eva! E’ sempre un piacere leggerti e sopratutto ascoltare i tuoi consigli: ad ottobre vedrò di andare a prendermi il resto…. 😀

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