Mandrea – Ego trip

ego trip
Da un paio di anni su Planetmountain Chiara ha aperto il topic delle infrasettimanali arcensi, la mia amica di Arco che è spesso libera in settimana ha messo in piedi un bel movimento di gente che si ritrova per lo più il giovedi per scalare in valle del Sarca.
Quando mi viene chiesto che giorno libero vorrei al lavoro… ovviamente scelgo il giovedi! E finalmente le previsioni sono buone ed ecco fatto, sono pronta per la mia prima infrasettimanale arcense con Chiara!

Si aggiunge anche Paolo con Daniele, mi prelevano a Rovato e si parte. Scegliamo di mettere un po’ di metri sotto le scarpette ma senza patemi, Ego Trip può andare bene, visto che Daniele non è avvezzo con le protezioni tradizionali. Io ho salito questa via 4-5 anni fa e non mi ricordo quasi niente, se non che mi era piaciuta. Amo Mandrea, parete assolata, verticale e che richiede una scalata molto tecnica.

Chiara dimentica la corda intera nell’altra macchina e io ho dimenticato il sacchetto della magnesite a casa…. bene! saliamo con le mie mezze e improvviso un pressochè inutilizzable sacchetto della magnesite utilizzando una sportina di nylon che metto nella retina della giacca. Un pasticcio.
10 tiri che scorrono piacevoli, ben chiodata con passi obbligati di spalmo che soffro come sempre, il ben noto spalmo sarchico! Cordata femminile al comando, ci seguono Paolo e Daniele, con i soliti brontolamenti di Paolo, che ci fa sempre divertire. Venticello un po’ più che fresco nelle soste centrali, ma dopo la giornata epica di due settimane fa con piedi nella neve in ombra, questa frescura è più che sopportabile! In perfetto tempismo arriviamo in cima con gli ultimi raggi che il sole ci regala prima di girare dietro la parete.

La discesa scorre piacevole, la discesa di Mandrea è una bella passeggiata di un’ora scarsa, che passa tra pettegolezzi da vecchie casalinghe e discorsi più alpinistici tra me e Paolo.
Giretto di shopping, panino e via.
La perfetta giornata arcense.
Da ripetere.