Medale, via Cassin

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Ho una settimana di ferie ancora da spendere dopo Kalymnos, e cerco di metterla a frutto. Torno a casa dopo una giornatina in falesia, apro on-ice e leggo che Fouringers ha in programma la Cassin per il giorno successivo, sono in 3 e sarebbero contenti se un quarto si aggregasse. Senza pensarci molto, rinvio i miei lavori di giardinaggio al giorno successivo, metto via la roba da falesia e preparo il necessario per l’indomani, per questa via che mi aspetta da anni, il must per gli arrampicatori lombardi, tanto se ne parla, chi bene e chi male. Insomma: è la Cassin al Medale e punto.
Certo, sarebbe meglio percorrerla in altri mesi per via della vegetazione, ma l’occasione è adesso e non fa nemmeno troppo caldo.

Ci troviamo a Laorca in 4, decidiamo le cordate: io con Cesare (Cmauri) e Davide (Fourfingers) con Sergio, decidiamo quanti zaini portare….. vabbè qualcuno ama soffrire e arrampicare sempre con lo zaino… e ci avviamo rapidi all’attacco.
Dato che la guida rimane in macchina e abbiamo solo lo schizzo…. in breve e con un suggerimento raggiungiamo l’attacco. GIà nessuno di noi è esperto medalaro, si dovrà recuperare (è che tutte le altre vie sulla parete sono dure!!).
Parto io parti tu, quale cordata per prima… lancio della monetina e io e Cesare ci troviamo in testa. Parte Cesare che unisce i primi 2 tiri facili, così a me toccano i 2 diedri unti di V e V+. Ah la cavalleria……

Del resto tocca scegliere: dove è facile, la via va cercata in mezzo alla vegetazione, dove i passi sono più obbligati (sul V), sono anche molto unti e di conseguenza molta attenzione!
Fortunatamente non tocca a me il tiro chiave, sono ben contenta di farlo da seconda. Devo fare qualche acrobazia perchè tra la corda che tira e l’unto ho un bel da fare per salire.

Per farla breve.
Chiunque non ha mai percorso la Cassin chiede (noi compresi): ma è davvero unta? quanto? Se è bella non lo chiede nessuno perchè la preoccupazione è solo l’unto.
Non è bella in senso moderno del termine. E’ unta da specchiarsi nelle prese (non tutte…. solo nei passi più duri/Obbligati) . Sul facile invece sarà la vegetazione a complicarvi un po’ le cose.
Qualcuno dice che l’unto non infastidisce l’arrampicata… beh, non è vero.
Però è una via che sono stata contenta di salire per il valore storico, perchè sentivo che mi mancava la Cassin al Medale, che non è importante se è bella o se è brutta perchè non è con l’intento di aprire una bella via che è stata aperta. Una vera classica, una classica a 2 passi dalla città, su una parete imponente, per quanto vicina alla civiltà.
Diciamo che ho arrampicato sempre con il sapore della lotta in bocca, nonostante i fittoni presenti. Peraltro non ascellari quindi di certo non danno molto di sportivo alla via.

Grazie ai compagni di lotta, è stata una bella giornata!!