Medale, via L’Altra Chiappa

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Dopo diversi week end impegnativi sono mentalmente stanca e vorrei prendere un po’ di respiro. Avevamo in programma Oceano Irrazionale, e quasi non mi dispiace che arrivi un week end di brutto tempo, che ci costringe a rimandare la salita.
Dato che pioviggina, ci si accorda con un po’ di gente per andare a Nembro a vedere questa famosa cava dove i bergamaschi scalano quando fa brutto.
Pare che però il tempo migliori, Luigi mi propone di andare a pranzo a casa sua, perchè arriverà il sole, in un’ora il Medale asciuga, e si andrà a fare una via in “Anti” (Antimedale). Arriviamo a Lecco e arriva anche il sole, appena a casa si fionda in giardino da cui si vede la parete, ancora bagnata. Nel frattempo con 2 telefonate reclutiamo gli amici Crodaiolo e Giacco, ci si accorda per le 14 a casa di Luigi per
Pranziamo tutti insieme, nuovo giretto in giardino e la parete è pronta. Invidio questi lecchesi che in quattro e quattr’otto, esce il sole, 1 telefonata e dopo un’ora sono già sotto la parete. Oggi vivo anch’io queste scene, di cui avevo parlato con Giacco. Ora capisco perchè si è trasferito qui da Milano!

Mentre Giacco e Croda si dirigono verso Stelle Cadenti, io e Luigi saliamo l’Altra Chiappa. Attacco in comune con la Chiappa, parto io unendo i 2 tiri. Luigi mi fornisce di 8 rinvii per un tiro di 60 metri. Sono perplesa ma ho qualche moschettone, nel caso. Quindi faccio la finta convinta e parto. La scalata non finisce mai.. lunghi questi 60 metri! Arrivo al passo di V+, e come al solito i miei pidi litigano con la placca del Medale, ci metto un po’ e passo. Appena posso anzichè usare l’ultimo rinvio, visto che sono comoda uso una fettuccia e un moschettone, ancora non vedo la sosta! Invece, dopo pochi metri eccola lì, e ho ancora un rinvio all’imbrago. Luigi sapeva che ne servivano esattamente 8 ma aveva voluto creare un senso di suspence. Mi assicuro e recupero…. non c’è niente da recuperare: la corda era fnita e lui era già partito. Altra sorpresina, ho fatto un tratto in conserva senza saperlo. Lui invece sapeva che l’avrei fatto, conoscendo già la via.

Poi tocca a lui, seguono i 2 tiri più duri: ma quanto è dura questa altra Chiappa! Gli tocca un resting sul passaggio chiave, ha sbagliato a impostare il traverso. Si incazza. Riprova, niente. Si reincazza, riprova e passa. Mi do da fare per salire, avendo visto dove passare sono facilitata, e nonostante non sia affatto semplice (passi di 6b) arrivo senza troppa fatica. Trovo invece più ostica la successiva placca, che non è il tiro chiave ma mi impegna decisamente di più.
Visti i miei rapporti difficili con questa parete negli ultimi tempi, decido di lasciare a Luigi anche l’ultimo tiro, in comune con la Istruttori nell’ultima parte. E’ “solo VI”, potrei farlo, ma sono ancora scottata dalla vicenda della scorsa settimana. Intanto l’ombra mi sta seguendo, invito Luigi a passar via veloce perchè si sta rinfrescando.
E’ un pomeriggio bellissimo, limpido, colori fantastici nella luce del sole di settembre e questa via improvvisata mi ha resa davvero di buon umore. Salgo l’ultimo tiro e con sorpresa vedo che Giacco, che ha già finito Stelle Cadenti, mi aspetta alla sosta con Luigi e scatta foto, in pratica mi fa una sorta di servizio.
Scendiamo subito (l’Antimedale in pratica non ha una vetta, le vie arrivano in un posto davvero insulso). Siamo tutti e 4 soddisfatti di aver tirato fuori questo bel pomeriggio, sono quelle situazioni che ti ripagano, belle sorprese inaspettate. Ci voleva proprio!