Medale – via Saronno 87


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Lo scorso ottobre avevo salito con Gigi Susanna sotto le gocce e Saronno 87 in una giornata un po’ no: per il meteo, per i tempi… alla fine avevo rinunciato all’alternato ed ero stata dietro tutto il tempo. Arrivati in cima mi ero ripromessa di tornare per Saronno, mi era davvero piaciuta molto, meritava di essere salita “come si deve”.
Quando Sara mi chiede di scalare insieme questa domenica ho subito la proposta pronta. Lei è un po’ titubante, ma poi mi chiama e mi dice: ok, andiamo! Ecco…. sarà la sua prima via in Medale!

Stavolta però si attacca dai primi tiri di Anniversario: per Susanna non sono decisamente pronta e non so se lo sarò mai, la ricordo una bastonata tremenda! Decidiamo che parto io, nonostante io odi il primo tiro, quella placchetta finale dove una volta avevo avuto seriamente paura di volare lungo. Faccio finta di niente, stavolta va meglio perchè almeno non ho paura, ma rimane ugualmente un passo bello delicato e impegnativo. Intanto dietro di noi premono due ragazzi per passare (loro poi continueranno su Anniversario). E poi mi fa 100 domande sulle vie della parete, che non conosce. Mi chiedo il perchè di tanta fretta, dato che andiamo allo stesso passo. Gli chiedo di aspettare ancora un tiro e vedere come va. Quando arriviamo all’attacco di Saronno li abbiamo staccati di 2 tiri (su 4). Ecco, impara ad avere pregiudizi sulle cordate femminili.
Sosta in comune con una cordata che viene da Susanna, anche loro non verranno con noi. Insomma attacco il primo tiro di Saronno ed è bello sapere che sarà tutta per noi. Bellissimo tiro. Poi per Sara il bel muretto a gocce di 6c, se lo studia un po’, purtroppo niente a vista…. vorrebbe portarselo a casa questo tiro, per poterlo riprovare, è proprio bello.
Il diedro di 6b+ strapiombante. Me lo ricordo con un passo duro verso la fine, quando le braccia sono stanche. Ricordavo bene!!
Guardiamo il tiro dopo. La relazione dice 6a+. Sembra molto strapiombante, propongo a Sara di salire il quel tiro, visto che il successivo sarà stesso grado ma meno fisico. Accetta, come si suol dire “di buon grado”. Mamma che duro!!!! Mi sento un’idiota, non riesco a leggere i passi…. cazzo è 6a+, non posso essere così imbranata di colpo! Mi ripiglio un po’ dopo i primi metri superati con resting, finisco il tiro. Prendo la fotocamera e controllo lo schizzo della guida che ho fotografato. Ahhhhhh!!!! ecco vedi? 6b+, non 6a+! Almeno se ho fatto fatica era su un tiro che per me è duro. Lo comunico a Sara che sta faticando come me e come me si sta chiedendo cosa succede d’un tratto.

La stanchezza si fa sentire. Finalmente un tiro da seconda, così riposo. Parte Sara, bel muretto, poi secondo muretto. La guardo salire, fa per rinviare e in mezzo secondo la trovo 6-7 metri più in basso senza fare una piega. “sono volata”. eh, ho visto. Un po’ disorientata, non si è fatta niente comunque. Mi guarda, non sa cosa fare, le chiedo se preferisce scendere, mi sembra una cosa abbastanza ovvia. Ci pensa, vorrebbe continuare, le spiace mollare il colpo. La lascio decidere, le chiedo se è sicura di volersi calare, infine mi dice di sì. Probabilmente avrei fatto lo stesso… Quando salgo io mi rendo conto che non sono più così sicura. Arrivo dove è volata e ci penso bene bene prima di fare il passo… passato quello tutto torna fortunatamente come prima. Ho qualche senso di colpa per come avevo reagito 2 anni fa quando Fra era volata su Anniversario, non ero stata abbastanza forte da prendere in mano la situazione. Forse è questione di esperienza….

Arriva Sara, ha un viso così dolce eppure è così tosta. E’ stanca, ma molto tranquilla. Solo mi chiede di uscire su Anniversario, e di andare avanti io. Per un attimo provo comunque il muro difficile del tiro successivo, ma vedo la sua faccia poco convinta e sento le mie braccia stanche. Non vorrei fare una cazzata. traverso facile e aggiramento del tiro su Anniversario. Ultimo tiro in comune, non c’è più nessun problema e arriviamo velocemente in cima. Mentre arriva Sara, sento della musica classica…. un bel quadretto: luce e colori autunnali giallo-arancioni, lei che sorride e una bellissima musica dolce che esce dal suo cellulare. E’ Damiano che la chiama per sapere dove va.
Fine telefonata, un attimo di sosta e rapidamente scendiamo per la più breve.

Tornerò su Saronno… è una via che merita, che mi piace e che potrebbe essere una buona pietra di paragone di anno in anno. Sono contenta di averla salita oggi con Sara.