Melloblocco 2014

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Non sono mai stata al Melloblocco.
MAI?????? ma come???
no, mai.

Ecco, quella del Melloblocco era una lacuna da colmare.
Da 3-4 anni cercavo di organizzare e poi qualcosa andava sempre storto, o semplicemente mi trovavo a fare cose che al momento mi allettavano di più.
Quest’anno ho la settimana di ferie. Vado due giorni a Finale, al Mello non ci penso neanche, e poi zac… con Elisa capita di parlarne, mi propone di salire insieme mercoledi sera, per sfruttare giovedi che danno bello.
Detto fatto.
Torniamo da Finale la sera tardi, il giorno dopo passa sotto l’acqua tra commissioni e relax, preparo tutto nel pomeriggio e alle 17:30 si parte. Piove. Poi smette, e prima di Galbiate vediamo un meraviglioso arcobaleno. Elisa dice “non può piovere per sempre”. Arriviamo in Waltellina, mi giro, vedo delle luci stupende, sto epr fare una foto e vedo su facebook che Klaus ne ha postata una uguale a quella che io vorrei fare. Evito il pietoso confronto con un professionista e gli scrivo solo “stiamo arrivando”.
In realtà io e la Eli chiaccheriamo di tutto, fino a che la più furba delle due nota poi il cartello “Sondrio centro” e le viene la geniale intuizione che forse sono andate troppo avanti e si sono perse il bivio per la valle. Eppure c’era un ponte grandissimo e poi il bivio… ma tu hai visto il ponte? no… cazzo l’avranno mica tolto con i lavori??? la Multipla fa un rapido dietrofront e dopo qualche attimo di suspance, al punto giusto si manifesta il bivio che prima si era celato, e senza più indugi raggiungiamo il Centro Polifunzionale a Filorera. Ci viene negata la cena (troppo tardi), ci fiondiamo alla pizzeria più vicina, dove troviamo organizzatori e fotografi ormai al dolce. Saluti e baci, ma noi abbiamo fame!!! La serata prosegue tra incontri, saluti, e poi l’emozionante lancio della lanterna. Mi viene messa in mano da un ragazzo e non riesco a rifiutare, così esco insieme ad altri 100 con la mia lanterna, la accendiamo, e poi la lasciamo andare. Il cielo si riempie di grandissime stelle.

Si dorme in macchina al campo sportivo di San Martino.
Si fa colazione al Monica, ovvio. Poi ci accodiamo ad amici di Elisa per scalare insieme, si scende a piedi al Centro dove riusciamo ad avere il pacco gara. Incontriamo Davide e le Laure, amici di palestra, che si accodano a noi. A mezzogiorno (quasi), mettiamo le mani sui primi blocchi.
Il Mello è così. La valle è meravigliosamente verde, solcata di pareti. Lo sguardo non può evitare il Precipizio, alla ricerca della linea così evidente anche da lontano di Oceano Irrazionale. Un attimo di piccola nostalgia, ma poi torno a fare la moderna boulderista e mi arrabatto a salire su questi sassi.
Ritrovo il mio amico Frigio dopo diversi mesi, scaliamo un po’ insieme. Poi ci spostiamo in un’altra area, qualche altro passaggio, e poi inizia a piovigginare. Peccato, perchè questo posto è molto bello, è come un giardino, un parco giochi. Sopra le noster teste camminano dei tizi con la slackline a 30 metri da terra.

Piove tanto, ci ripariamo sotto un masso, poi decidiamo di lasciar perdere e torniamo al centro. Una birretta e un giro agli stand, e io ed Elisa torniamo a Milano.

Ho perso il conto delle persone incontrate, delle chiacchere scambiate, ho i polpastrelli che bruciano sulla tastiera e la giacca umida stesa ad asciugare dietro di me.
Contenta di questa visita, di quest’incursione in un mondo che conosco poco, ma così aperto e ospitale che non è possibile non trovarcisi bene.
Magari, prima della fine, ancora una visita domenica… chissà!