Sola su Gamma1+2

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Oggi per la prima volta vado in montagna sola. Una consuetudine per molti, ma che forse ad una ragazza capita meno di frequente.
Beh alla fine l’ho fatta capitare perchè da un po’ stavo maturando l’idea, e i percorsi papabili erano due: traversata delle Grigne o concatenamento di queste 2 ferrate, che poi ho scelto per varie ragioni: non secondario il fatto che temevo di stufarmi e demotivarmi a camminare da sola, mentre la varietà di una ferrata già di per sè mi avrebbe divertita di più.
Lo so, la gamma1 è tutta a scale e noiosa…. ma non avevo voglia di prendere la funivia e il sentiero è noioso! Insomma secondo me ci stava l’idea di farle insieme.

Arrivo al parcheggio e trovo un megagruppo di caiani che entra al bar proprio mentr io parcheggio, così coda sia al cappuccino che al giro di toilette. Mi strangolo con il cappuccino pur di partire prima di loro (faranno la gamma1 e non vorrei averli davanti).
Corricchiando e camminando veloce, in 20 min circa sono all’attacco, nell’i-pod suona Hotel California…. una canzone che mi ricorda bei momenti passati di recente.
Per sfizio personale, visto che la ferrata la conosco, decido di andar via veloce. Sicocme mi è stato detto che ci avrei messo un paio di ore, decido di mettercene di meno. La ferrata è noiosa e brutta come al solito ma tra una canzone e l’altra passa via, arrivo in vetta al Pizzo d’Erna… quasi incredula. Nel 2006, alle prime armi, avevo impiegato circa 3 ore. Ora il tempo è dimezzato. Bon, mangio bevo e mi copro (tempo sempre di merda come tradizione del Resegone vuole).

Riparto corricchio e cammino e arrivo anche all’attacco della Gamma2. Spengo l’i-pod. Vorrei fare come Twight che scalava ascolando punk, ma decido che è meglio se mi concentro… Tra poche occhiate di sole e tante nubi salgo, sinceramente la pensavo più continua, ma altrettanto sinceramente rifiatare ogni tanto va anche bene per la testa. Bella ferrata comunque, non la conoscevo e mi è piaciuta. Direi che la si può quasi considerare una bella ferrata che in ambiente dolomitico non stonerebbe. Bella la placca triangolare (azz se ho tirato il cavo lì!) e bello il camino finale, che pensavo più faticoso dai racconti sentiti in giro. Invece basta salire in opposizione e si risolve, come tanti camini classici.
Dopo meno di 2 ore dall’attacco sono sul dosso erboso al termine della ferrata, in mezzo alle nubi (ovvio). Relax, sono contenta. Con calma proseguo verso la cima brulicante di gente. Mi sembra di venire da un altro mondo, solitario, riflessivo, un po’ tetro per le nubi. Qui la solita quantità di gente, con qualcuno scambio 4 chiacchere, poi condivido la discesa x una scorciatoia con 3 ragazzi di Mariano Comense.
Nel complesso sono contenta, ho superato lo scoglio dell’andar da soli, ho salito un percorso che desideravo slire da tempo… se non ho condiviso oggi mentre salivo, ne approfitto ora!