Vacanze in dolomiti, 1987-1989

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Ogni tanto ripenso a quelle prime vacanze in dolomiti… la prima volta avevo 10 anni, ricordo la sensazione di non aver mai visto niente di così bello.
E’ stata mia mamma a convincere mio papà a non andare al mare per un anno e a tornare nei posti che lei aveva amato da giovane. Per me è stata una rivelazione: tanto odiavo camminare nei boschi di bassa quota, quanto sono rimasta affascinata dai paesaggi lunari del Latemar e dalle vertigini provate a guardare il passo dalla vetta del Catinaccio.
Mia mamma mi parlava spesso delle “montagne che diventano rosa” (la sera, dal paese, in effetti il tramonto le infuoca e diventano magnifiche). A casa sfogliavo un vecchio libro fotografico sulle dolomiti e non capivo bene come si potessero raggiungere quei bivacchi essenziali in lamiera, ma evidentemente si poteva arrivare fin lassù e vedere queste meraviglie.
Conoscevo la neve d’inverno, quando ci si giocava ben vestiti in grossi piumini, mentre sul Latemar mi ero trovata a fare a palle di neve a luglio n maglietta! La prima vista del ghiacciaio della Marmolada, i primi passi su roccia attaccata a un cavetto ruggine, mi sentivo entrata nel mondo dei grandi, anche se invidiavo la loro sicurezza e li vedevo attrezzati in modo diverso da come ero io, jeans e scarpe da ginnastica.

Ho provato la sensazione di essere persa in un mare di roccia, e mi sorprende quando ancora oggi sento che la sensazione è la stessa: sentirsi piccoli nella montagna, immersi nella roccia eppure sapere dove andare e cosa fare per tornare fuori.
Mi è piaciuto rivedere queste vecchie foto e scegliere le più belle per farne una piccola raccolta.